Come migliorare l’efficienza energetica di casa e ridurre i costi

13 Febbraio 2024

Le difficoltà dovute all’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche con cui tutti, privati e imprese, hanno fatto i conti a partire dallo scoppio della guerra in Ucraina, ha evidenziato la nostra dipendenza energetica.

A questo, si somma il confronto ormai quotidiano con situazioni climatiche estreme.

Temi come la riduzione dell’impatto ambientale, l’ottimizzazione delle risorse energetiche, il riutilizzo e l’allungamento del ciclo di vita degli oggetti, smuovono coscienze e desideri di cambiamento.

In tanti vogliono fare la propria parte, ognuno come può, anche con gesti ed abitudini piccoli o piccolissimi.

Uno dei luoghi in cui iniziare a dare forma a questi cambiamenti sono le nostre case

Sempre più persone e famiglie si stanno attivando per migliorare l’efficienza energetica dei propri immobili e ridurne anche l’impatto ambientale.

In questo articolo, vogliamo fornirti una panoramica degli interventi che puoi attuare a seconda del tuo budget.

INDICE

  1. Isolamento termico
  2. Vetri intelligenti
  3. Impianti innovativi
  4. Caldaie efficienti
  5. Pareti verdi
  6. Illuminazione led
  7. Direttiva UE
Come migliorare l’efficienza energetica del tuo immobile

Assodato che cappotto termico e isolamento del tetto sono gli interventi più efficaci per migliorare l’isolamento di un edificio, vediamo altri modi meno impattanti che permettono buoni risultati.

1. Isolamento termico. Serramenti e vetri ad alte prestazioni

L’efficienza energetica di una casa è fortemente influenzata dalla scelta di serramenti e vetri. Sono loro la prima linea di difesa contro le perdite di calore e l’ingresso eccessivo di luce solare. Investire in serramenti e vetri più performanti permette di salire di una o due classi energetiche.

Serramenti. Mini guida per conoscere meglio i vari materiali

I tre principali tipi di serramento che troviamo nelle case sono:
– serramenti in alluminio
– serramenti in PVC
– serramenti in legno.

Ognuno di loro ha pro e contro ed è meglio consultare un esperto. Considera valide queste indicazioni di massima:

I serramenti in alluminio sono ideali per grandi vetrate e finestre panoramiche. Sono più costosi dei serramenti in PVC, ma rispetto a questi durano più a lungo (anche fino a 50 anni) e richiedono meno manutenzione.

In generale, i serramenti in alluminio sono una scelta robusta e affidabile in particolare in climi variabili e impegnativi. L’alluminio è intrinsecamente resistente alla corrosione (migliorata ulteriormente dalle finiture scelte) e ai carichi di vento. Quelli di ultima generazione hanno una struttura in PVC rivestita con lamine di alluminio. 

È importante scegliere serramenti a taglio termico. Questo ti eviterà il senso di freddo al tatto e la condensa.

I serramenti in PVC sono i più diffusi nelle abitazioni di fascia media, grazie al loro costo competitivo, alle qualità e alla bassissima manutenzione. Danno un ottimo isolamento termico, soprattutto se combinati con camere d’aria multiple e rinforzi interni. Sono idrofughi e durano circa 30 anni. Sono più spessi di quelli in alluminio e quindi hanno meno resa estetica e non sono adatti per finestre di grandi dimensioni.

I serramenti in legno sono ancora molto apprezzati per la loro estetica, soprattutto in determinati contesti urbani. Donano alla casa un’atmosfera accogliente e hanno ottimi coefficienti fono-isolanti e isolamento termico, soprattutto se combinati a vetri doppi o tripli riempiti di gas isolanti. Di contro, richiedono molta manutenzione, sono poco resistenti agli agenti atmosferici e sono più costosi rispetto a quelli in alluminio. Durano più di quelli in PVC ma meno di quelli in alluminio (circa 40 anni). Il costo poi può ulteriormente aumentare a seconda del tipo di legno e della lavorazione artigianale.

Per combinare le migliori proprietà di ogni materiale, si può optare per serramenti misti. 

I serramenti misti in legno-alluminio, ad esempio, offrono la bellezza e l’eleganza del legno, unita alla resistenza e durabilità dell’alluminio e ai minori spessori dei profili. 

I serramenti misti in PVC-alluminio combinano le capacità isolanti del PVC con la resistenza e la durabilità dell’alluminio. 

2. Migliora i tuoi serramenti con i vetri “intelligenti”

Cambiare i serramenti, come detto, è una scelta vincente per migliorare l’APE della tua casa.

Ma se i tuoi serramenti sono ancora in salute, potresti valutare con un esperto la possibilità di sostituire i soli vetri con i più moderni e performanti “vetri intelligenti o dinamici”. 

Si chiamano dinamici perché, a differenza di quelli speciali che sono statici, regolano le loro proprietà ottiche o termiche in risposta a vari fattori ambientali.  

Esistono in commercio diversi tipi di vetro dinamici. Vediamone alcuni.

Vetri elettrocromici. Funzionano come le lenti fotocromatiche in quanto grazie all’impiego di sostanze speciali, modificano il loro colore e il livello di schermatura alle radiazioni solari (visibili e non). La loro regolazione può avvenire tramite comando manuale o in automatico.

Vetri termocromici. Sono vetri che cambiano la loro trasparenza in funzione della temperatura superficiale esterna. Superato un certo livello, il vetro si opacizza per schermare il calore.

Vetri termotropici. Sono vetri che contengono un fluido composto da acqua e gas, che si espande o si contrae in funzione della temperatura esterna. Grazie a questo meccanismo, il livello di trasparenza dei vetri muta regolando luce e calore negli ambienti.

3. Quali sono gli Impianti che migliorano l’efficienza energetica delle abitazioni

Il termine “impianti” si riferisce a sistemi o dispositivi specifici che vengono installati all’interno o intorno a una casa, per gestire e ottimizzare l’uso dell’energia.

Per efficienza energetica si intende tutte le risorse che servono al “funzionamento” di una casa, quindi energia elettrica, ma anche gas e acqua.

Alcuni impianti che migliorano, anche in maniera consistente, l’utilizzo dell’energia sono:
– Pannelli solari
– Pannelli fotovoltaici
– Caldaia a condensazione
– Pompa di calore

I pannelli solari

Sono dispositivi progettati per raccogliere e sfruttare l’energia termica proveniente dal sole, producendo calore. Si utilizzano principalmente per riscaldare acqua destinata all’uso domestico, ma anche a piscine e sistemi di riscaldamento radiante e di raffreddamento ad assorbimento. Funzionano grazie ad uno scambiatore di calore.

Impianto Fotovoltaico

Gli impianti fotovoltaici, a differenza dei pannelli solari, sfruttano l’energia del sole per generare elettricità. L’energia che si crea è a corrente continua e grazie a un inverter viene trasformata in alternata, pronta per l’uso domestico. A seconda della potenza dell’impianto, si può produrre energia elettrica solo per auto-consumo immagazzinandola in batterie, oppure collegarsi direttamente alla rete elettrica, immettendovi l’energia prodotta e non consumata e ricevendo un compenso dal gestore.   

Impianto geotermico

La geotermia è una soluzione sempre più adottata soprattutto per le nuove costruzioni. Il calore viene estratto dal terreno attraverso sonde, in cui un fluido termovettore trasporta l’energia raccolta fino alla pompa di calore geotermica. Quest’ultima distribuisce poi il calore estratto in tutto l’edificio, utilizzando, ad esempio, pannelli radianti a pavimento. Gli impianti geotermici hanno una manutenzione minima e offrono soluzioni a lungo termine. Sono versatili e adatti a diversi contesti ed esigenze. Tuttavia, il loro costo iniziale è molto alto e la sua fattibilità per edifici preesistenti può essere più complessa. Case unifamiliari, condomini e complessi residenziali, aziende e strutture ricettive, tutti possono installare un impianto geotermico.

4. Spendere meno in bollette cambiando la caldaia di casa

Quelli elencati sopra sono tutti interventi economicamente impegnativi. Una soluzione più economica che, da sola, contribuisce a ridurre i costi delle bollette e a migliorare di una o due classi la tua APE, è sicuramente la sostituzione di una vecchia caldaia con una di nuova generazione. Ecco una panoramica sui diversi tipi di caldaie che contribuiscono a ridurre i costi in bolletta.

Caldaie a condensazione

Le caldaie a condensazione sono altamente efficienti e rappresentano una scelta popolare per il risparmio energetico. Sfruttano il calore contenuto nei gas di scarico, che altrimenti andrebbe disperso, per riscaldare ulteriormente l’acqua del sistema. Questo processo di recupero del calore permette di ottenere un maggiore rendimento termico, riducendo i consumi di gas e, di conseguenza, le spese in bolletta.

Caldaie a biomassa

Le caldaie a biomassa utilizzano materiali organici come legno, pellet, gusci di nocciolo o biomasse agricole come combustibile. 

Caldaie a gas a bassa temperatura

Queste caldaie funzionano a temperature più basse rispetto alle caldaie tradizionali, riducendo così le perdite di calore attraverso i gas di scarico. 

Caldaie ad accumulo

Le caldaie ad accumulo immagazzinano acqua calda in serbatoi ben isolati, consentendo un uso efficiente dell’energia. Il principale vantaggio è avere a disposizione una quantità d’acqua calda sempre pronta, senza dover accendere la caldaia.

Caldaie a micro-cogenerazione

Sono caldaie che producono calore e, contemporaneamente, elettricità utilizzando il calore di scarto. Gli impianti che si possono installare in casa o in piccole aziende hanno una potenza inferiore a 50 Kw.

Caldaie a pompa di calore

Queste caldaie funzionano estraendo il calore da una sorgente a bassa temperatura (come l’aria esterna, l’acqua sotterranea o il suolo) e trasferendolo a un ambiente a temperatura più alta (come l’interno dell’abitazione). Sono molto efficienti e riducono notevolmente i costi energetici.

Caldaie ibride

Le caldaie ibride combinano diversi sistemi di riscaldamento, come ad esempio una pompa di calore e una caldaia a gas, per massimizzare l’efficienza e ridurre i costi in bolletta. Queste caldaie scelgono automaticamente la fonte di calore più efficiente in base alle condizioni esterne.

5. Riduci il surriscaldamento con il tetto e le pareti verdi

Oltre a sostituire i serramenti o gli impianti di casa, intervenendo così in maniera “diretta”, si può contribuire ad evitare il surriscaldamento delle abitazioni intervenendo sul “verde”.

Come sappiamo, le città possono diventare significativamente più calde rispetto alle aree circostanti, a causa dell’accumulo di calore su asfalto e cemento.

Se dobbiamo abituarci ad estati torride, si capisce perché molti comitati cittadini si stanno battendo per aumentare le piantumazioni e mitigare così il surriscaldamento all’interno e attorno agli edifici.

Dal macro al micro, ecco cosa puoi fare.

Se abiti in un condominio con lastrico solare, potresti proporre in assemblea l’installazione di un tetto verde.

È necessario rivolgersi a una ditta specializzata, che deve prima di tutto effettuare un’analisi sulla fattibilità del progetto, per garantire che sia in grado di sostenere il peso aggiuntivo del sistema di tetto verde e dell’acqua piovana assorbita dal substrato.

Ugualmente impegnativi sono i progetti per realizzare facciate verdi o giardini verticali.

Le cosiddette pareti verdi aiutano a schermare dal sole e contribuiscono all’isolamento termico, migliorando l’efficienza energetica. La differenza sostanziale è la necessità o meno di un supporto.

Un’alternativa più economica è creare spazi verdi sul tetto o nei cortili piantando alberi, arbusti e piante in vaso. 

Se i tuoi condòmini non ne vogliono sapere di investire, puoi sempre concentrarti sul tuo balcone o terrazzo piantando arbusti in vaso. 

Un balcone pieno di piante non solo sarà bello da vedere, ma migliorerà la qualità dell’aria e, d’estate, ti aiuterà a contenere il calore entrante dall’esterno.

Riduci gli sprechi nella vita quotidiana

Come vedi, sono diversi gli interventi che si possono mettere in atto per migliorare l’efficienza energetica della propria casa.

Dai più impattanti a quelli meno impegnativi, puoi scegliere da dove cominciare e, miglioria dopo miglioria, ti troverai ad avere una casa che consuma meno e che, qualora la volessi vendere, sarà “al passo coi tempi” e non si svaluterà.

6. Piccoli passi per consumare meglio. Ottimizza l’illuminazione di casa e esterno

Utilizzare lampade a LED a basso consumo energetico, è uno dei passi più piccoli ma importanti che puoi fare per ridurre i costi energetici in bolletta. 

Massimizza l’illuminazione naturale di casa, scegliendo colori chiari e riflettenti per le pareti.

All’esterno, installa luci a energia solare o automatizza tramite sensori di movimento e timer. 

Appena puoi, sostituisci i vecchi elettrodomestici con i più performanti. Per risparmiare, si può optare anche per quelli rigenerati. 

7. Classe energetica e Direttiva UE

Investire per migliorare l’efficienza energetica della propria casa non apporta soltanto benefici immediati in termini di bollette e qualità dell’ambiente.

È anche una scelta lungimirante alla luce della Direttiva dell’Unione Europea sulle case green.

Al netto degli edifici in deroga e delle modifiche che potranno avvenire in futuro, ecco quali sono i “target” della Direttiva.

1) Gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero entro il 2030.

2) Gli edifici già esistenti dovranno ridurre del 16% il consumo energetico entro il 2030 e del 22% entro il 2035.

3) Gli edifici non residenziali esistenti dovranno ridurre del 16% il consumo energetico entro il 2030 e del 26% entro il 2033.

I dati ENEA dicono che circa i 3/4 degli immobili residenziali italiani sono in classe E – F – G, le più basse. Stiamo parlando di 9 milioni di edifici su 12.2 milioni, che potrebbero perdere l’attuale valore di mercato se non riqualificati.

Oggi l’attestato di prestazione energetica (APE) è un documento obbligatorio da presentare al rogito.

Anche l’attenzione dei compratori in merito ai costi di manutenzione di un immobile si è notevolmente alzata.

Ecco perché, se si desidera mettere in vendita un’abitazione è importante conoscere il livello di classe energetica. 

Se fosse tra le più basse, sarebbe utile consultarsi con un professionista immobiliare che ti aiuti a valutare l’opportunità di fare qualche investimento per aumentare le prestazioni energetiche. 

A seconda, infatti, di molti fattori oggettivi e soggettivi, con pochi interventi mirati metteresti al riparo il tuo immobile da pesanti svalutazioni di prezzo.

Tutti gli interventi proposti in questo articolo possono usufruire di incentivi fiscali, tramite i vari bonus messi a disposizione.

Al di là delle valutazioni strettamente correlate ai consumi energetici, ridurre gli sprechi è una sfida quotidiana, un impegno che va affrontato osservando e modificando in meglio tutto il complesso del nostro stile di vita. 

Adottare pratiche eco-sostenibili, come il riciclo, il recupero dell’acqua piovana, l’attenzione a non circondarsi di oggetti e abbigliamento usa-e-getta, allungare il ciclo di vita dei prodotti, sono tutte azioni che contano nel ridurre il nostro impatto ambientale. 

È una responsabilità collettiva che preserva il nostro pianeta e crea un presente migliore.

Altri articoli della categoria

Casa sicura. Buone regole e pratiche per prevenire gli incidenti domestici

Trasloco: come trasformare lo stress in avventura

Casa nuova o usata, quale dovresti comprare?